Viaggio in Vietnam senza obbligo di visto: gruppi di turisti tornano ad arricchire il mercato

 

Dopo il periodo di stallo causato dalla pandemia di Covid-19, tornano i viaggio di gruppo in Vietnam con tutta la comodità del turismo senza obbligo di visto. I templi di Hanoi, il mausoleo di Ho Chi Mihn e le pagode di luoghi incantati nel tempo come Quan Thanh e Tran Quoc, tornano sul mercato del turismo in modo dirompente. Il perché di questo fenomeno è certamente legato al grande fascino del paese, con una cultura secolare tutta da scoprire. A dimostrazione di tutto questo ci sono le percentuali di affluenza dell’ultimo periodo.

Il ritorno dell’ondata di turismo in Vietnam 

Durante il periodo di alta stagione turistica, che va da dicembre ad aprile, quando scarseggiano le piogge e il clima si fa mite, il numero di turisti raggiunge circa gli 8 milioni da tutto il mondo. Quasi il 27,2% in più rispetto agli anni precedenti alla pandemia. Il dato riguarda paesi diversi, sicuramente la maggior parte dei turisti presenti arrivano dall’Asia, circa 6 milioni, l’Europa si fa rispettare con un milione di turisti, l’America è sull’ultimo gradino del podio con mezzo milioni di visitatori. Si può quindi confermare che l’ondata di Turismo ha una forte componente occidentale che torna a riempire le strade del Vietnam dopo un periodo di standby.

Il successo di questa meta è legata nello specifico alla scelta governativa di non rendere più obbligatorio il possesso di visti per i paesi dell’Unione Europea. Il provvedimento era già entrato in vigore nel 2015, ma con l’avvento del turismo post Covid, sembra aver avuto ancora più successo del previsto: per i cittadini europei è possibile visitare per meno di quindici giorni il paese senza visto.

Il viaggio in Vietnam dall’Italia

Nel caso del nostro paese, l’effetto di questa politica governativa ha portato più di 50000 persone a visitare il paese. A consolidare questo successo c’è anche l’ampia gamma di soluzioni messe a disposizione dalle agenzie di viaggio nostrane per effettuare tour e viaggi di gruppo in Vietnam. Lo snellimento burocratico del Governo vietnamita risulta nella eliminazione del visto da 30 giorni che prima bisognava avere tramite lettera d’invito che le agenzie potevano fornire per un costo di circa 15 dollari. Inoltre, quando arrivati nel paese, era necessario chiedere il visto in loco per altri 45 dollari.

Da non sottovalutare anche il ritorno pubblicitario di tutta questa operazione turistica:  la voce di questa apertura da parte del Vietnam si è diffusa in tutto il mondo e ha portato molte persone a interessarsi al paese. A confermare il successo c’è la scelta del governo di prolungare il provvedimento per cercare di conquistare il turismo europeo. Il nostro paese risulta secondo in Europa solo alla Finlandia, paese che ha segnato un +37% rispetto agli anni precedenti.

Il periodo migliore per visitare il paese

Con la nuova politica di governo, il numero di visitatori può potenzialmente essere illimitato. Questo significa che la scelta del viaggio non deve più essere effettuata in base al periodo per il quale viene concessa l’opportunità di visitare il paese dalle autorità, ma si può atterrare in qualsiasi periodo dell’anno. A questo proposito, non bisogna sottovalutare l’importanza di visitare il Vietnam nella giusta stagione: il paese è nel suo stato migliore dal punto di vista climatico nei mesi tra novembre a febbraio, periodo in cui ci sono poche precipitazione. Tuttavia, per chi è particolarmente interessato ad effettuare escursioni, non è da escludere la visita in primavera, quando le temperature non sono superiori ai 20 gradi.

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