Investimento e trading: quali sono le differenze

Sebbene i neofiti li utilizzino spesso come sinonimi, trading e investimento non sono la stessa cosa.

L’errore deriva dal fatto che entrambi consentono di movimentare capitali per effettuare compravendita di asset di vario genere, come le obbligazioni, le azioni e le valute, e di cercare di ottenere un profitto da questi movimenti. Le differenze sono però numerose e riguardano le tempistiche, i canali da utilizzare, le strategie e altro ancora.

Chi si avvicina per la prima volta a questo mondo, può trovare numerose risorse che gli consentiranno di comprenderne caratteristiche e strategie di base, nonché di individuare i migliori investimenti in questo momento o il momento giusto per aprire una posizione in short o in long nel trading. Prima di cominciare è però fondamentale capire che cosa differenzia il trading dagli investimenti tradizionali; solo in questo modo si potrà scegliere e studiare il metodo più in linea con le proprie aspettative.

Indice

Che cosa significa fare trading

Il trading è un metodo di movimentazione di capitale che prevede l’apertura e la chiusura di posizioni sul breve e medio termine. L’obiettivo è quello di generare profitto sfruttando le oscillazioni dei valori.

Diversamente da quanto avviene con gli investimenti, il trader esperto riesce a sfruttare non solo l’aumento dei prezzi, ma anche il loro movimento al ribasso, grazie alla possibilità di aprire sia posizioni long, ossia di acquisto, sia posizioni short, ovvero di vendita. Grazie all’utilizzo di alcuni strumenti finanziari, in particolare i CFD (contratto per differenza), il trader può vendere un asset prima di acquistarlo, sfruttando così le oscillazioni al ribasso.

Se per iniziare potrebbe essere sufficiente scegliere un broker online e aprire un conto, i rischi sono numerosi. È quindi sempre importante e anzi necessario studiare a fondo le basi dell’analisi fondamentale e dell’analisi tecnica, imparare ad analizzare grafici e dati e strategie collaudate. Anche in questo caso, non si è esenti da errori o rischi ed è consigliato chiedere il parere e il consiglio di un professionista del settore.

Investimenti tradizionali: che cosa sono

Investire significa impegnare del denaro nella compravendita di azioni, obbligazioni, materie prime, valute o altri asset, con l’obiettivo di ottenere un profitto sul lungo periodo. Al contrario di quanto avviene con il trading, il quale consente di guadagnare dalle oscillazioni del mercato, gli investimenti permettono di ottenere un profitto dall’aumento del valore dei titoli acquistati.

Chi investe non guarda le piccole oscillazioni e non effettua movimenti di capitale veloci e continuativi, bensì mantiene il possesso dei titoli per più mesi o più anni.

Chi desidera investire, può rivolgersi alle banche o a intermediari specializzati, i quali effettueranno la compravendita dei titoli che andranno a creare il portafoglio di investimento. L’investitore può inoltre optare per beni reali, come immobili o materie prime.

Meglio fare trading o investire?

La scelta tra le due possibilità di movimentazione del capitale è molto soggettiva e dipende dai seguenti fattori:

Chi ha poco tempo a disposizione e desidera impegnare il capitale per un tempo prolungato, potrà scegliere di investire, affidandosi preferibilmente all’esperienza di un consulente finanziario. Se invece si ha molto tempo a disposizione, voglia di studiare e si desidera mobilitare piccole somme di denaro per tempi più o meno brevi, si potrà optare per il trading, senza mai dimenticare che non si tratta di un gioco e che le perdite potrebbero essere anche ingenti.

Per ridurre al massimo i rischi, i quali saranno comunque sempre presenti, oltre ad affidarsi a degli esperti, è possibile optare per soluzioni di trading e investimento a basso rischio, come i fondi comuni, i quali permettono di disporre di portafogli ben diversificati, i titoli di stato, i conti deposito e alcuni tipi di assicurazioni.

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