Aprire uno studio di progettazione a Parma: qual è l’iter da seguire?

L’Emilia Romagna è una regione che si presta moltissimo alle attività professionali. Vuoi per la sua caratteristica territoriale, vuoi per forma mentis, sono tante le persone – giovani e non – che vogliono “mettersi in proprio”.

In questa guida parleremo di come aprire uno studio di progettazione a Parma, focalizzandoci sui punti più importanti.

Iscriversi all’albo professionale

Il primo aspetto, che è poi quello imprescindibile, è l’iscrizione all’albo professionale degli Architetti. Non è, però, solo un ragionamento formale ma anche sostanziale. Qualora si provasse ad aprire uno studio di progettazione a proprio nome o ad esercitare l’attività in qualsiasi altra forma (ad esempio, firmando un progetto), senza l’iscrizione all’albo degli Architetti si rischierebbe una denuncia per abuso della professione.

Aprire Partita IVA ed iscriversi ad Inarcassa

Partiamo dall’aspetto più dolente: ci riferiamo all’apertura della Partita IVA e alla conseguente iscrizione alla Cassa degli Architetti (ovvero Inarcassa).

Occuparsi di questi aspetti è tutt’altro che semplice, soprattutto per chi proviene da un ambito ben diverso da quello fiscale. Oggi, per fortuna, è possibile affidare tanto l’attivazione della Partita IVA da architetto, quanto il disbrigo dei tanti adempimenti (dichiarazioni, imposte, fatture, ecc.) ad un “consulente telematico”. Ovvero ad un servizio online dedicato a chi lavora in proprio con la Partita IVA, pensato per abbattere costi, tempo e fatica.

Un esempio è Fiscozen, start-up che offre assistenza fiscale a tutto tondo, con abbonamenti low cost per forfettari e per professionisti in regime ordinario.

Munirsi di una PEC

La PEC – o Posta Elettronica Certificata – è un requisito obbligatorio per tutti gli architetti che esercitano la libera professione.

Serve per inviare comunicazioni ufficiale – molte volte al posto della raccomandata cartacea – o, comunque, per inviare tutta la documentazione riguardante un bando pubblico. Rispetto alla mail ‘classica’, ha anche valore legale e, quindi, cautela il professionista sotto questo punto di vista.

Affittare il locale

Ultimo aspetto, ma non certamente meno importante, è quello di capire dove affittare o comprare il locale (qualora si avesse un budget sostanzioso). L’errore che spesso si fa è quello di cercare soltanto in zone centrali, per darsi un tono e lasciar intendere che, magari, si è qualcuno di importante.

In realtà, molte volte, i clienti preferiscono la comodità: meglio un posto facile da raggiungere, soprattutto senza traffico né problemi di parcheggio

Capita spesso che affittare uno studio di progettazione un po’ in periferia, ma con posto auto gratuito sempre disponibile, possa essere più vantaggioso rispetto ad affittarlo in centro e, magari, costringere il possibile cliente a farsi qualche minuto nel traffico alla ricerca del parcheggio.

Certo, poi dipende dai propri gusti personali. Ma considerando che a Parma i mezzi pubblici funzionano, si può optare anche per una soluzione non proprio centralissima, che sicuramente è più accessibile a livello economico.

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