Coppa Italia, il derby emiliano col Bologna può salvare la stagione

L’edizione 2025/2026 della Coppa Italia si avvicina alla fase calda degli ottavi di finale e tra le sfide più attese spicca senza dubbio il derby emiliano tra Bologna e Parma, in programma il 4 dicembre allo stadio Renato Dall’Ara. La gara, oltre al tradizionale valore simbolico e territoriale, assume contorni ancora più significativi per le due squadre coinvolte, protagoniste di stagioni molto diverse tra loro ma accomunate dal desiderio di dare un senso più profondo al proprio percorso stagionale.

Il derby tra Bologna e Parma non è mai stato una partita come le altre. La rivalità tra le due piazze ha radici profonde, alimentate da anni di confronti diretti in diverse categorie. Il fascino di questa sfida risiede proprio nell’incrocio tra storie, ambizioni e momenti opposti: da un lato una squadra strutturata, in fiducia e con un’identità chiara; dall’altro un gruppo in cerca di riscatto, che potrebbe trovare nella Coppa Italia la chiave per cambiare il proprio destino stagionale. La gara del Dall’Ara si preannuncia quindi intensa e aperta, con i tecnici che potrebbero optare per qualche rotazione, ma senza snaturare l’importanza dell’incontro. Le telecamere e l’attenzione mediatica saranno puntate sul match, che promette emozioni non solo per l’esito sportivo, ma anche per ciò che può rappresentare nel cammino futuro di entrambe le squadre.

Il Bologna arriva a questo appuntamento come campione in carica della competizione, avendo sollevato il trofeo nell’edizione precedente dopo una cavalcata entusiasmante che ha riportato il club felsineo alla ribalta nazionale. La formazione rossoblù si è distinta anche in campionato per qualità di gioco e risultati, diventando una delle sorprese positive della Serie A e la continuità in panchina con Vincenzo Italiano mira senza dubbio al proseguimento di un ciclo vincente. L’obiettivo, ora, è difendere il titolo e confermarsi anche nel torneo a eliminazione diretta, dove il prestigio e l’accesso all’Europa restano incentivi di primo piano.

Di tutt’altro tenore la situazione del Parma, invischiato nella lotta per la salvezza e in difficoltà nel trovare continuità in Serie A. Dopo un inizio di stagione promettente, i crociati hanno rallentato sensibilmente, scivolando nelle zone basse della classifica. In questo contesto, la Coppa Italia può rappresentare un’occasione di rilancio e motivazione, offrendo al gruppo la possibilità di giocare senza la pressione tipica del campionato e di confrontarsi ad armi (quasi) pari contro avversari dotati di un organico di maggior qualità. Battere i campioni in carica, peraltro conterranei, sarebbe sicuramente motivo d’orgoglio per il Parma, specie in un periodo tanto complicato come questo. In caso di passaggio del turno il tabellone prevedrebbe un quarto di finale con Lazio o Milan e gli stessi tifosi gialloblù, così come anche le quote sulla Coppa Italia, faticano a inquadrare i crociati come emuli della favola recente del Bologna, ma l’abbattimento dei tempi supplementari nelle prime gare concede sicuramente un vantaggio alle cosiddette “piccole”, che possono gestire meglio l’energia e puntare su episodi favorevoli nei 90 minuti regolamentari.