Parma uscito sconfitto anche dal Bentegodi. 2-1 contro l’Hellas

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Ancora una sconfitta per il Parma di D’Aversa, che allunga così a 13 le partite senza la gioia dei tre punti. La partita del Bentegodi non è stata però male interpretata dai ducali, che erano anche riusciti a passare in vantaggio come si legge dalla cronaca della partita di cui si possono apprezzare gli highlight su https://sport.sky.it/calcio/serie-a/2021/. Magra consolazione, se così si può chiamare, per il Parma è aver subito il millesimo goal del Verona della propria storia: proprio il 2-1 finale.

Primo tempo: la sblocca Kucka su rigore. La riprende il Verona con super Di Marco

Qualora vi fossero dubbi a riguardo, la partita del Bentegodi ha definitivamente dato un obiettivo alla stagione del Parma, che si chiama salvezza. La situazione di classifica dopo la giornata di campionato numero ventidue è desolante. A nulla è servito finora l’esonero di Liverani, che aveva comunque dalla propria la scusante dei tanti infortuni. L’Hellas ha battuto il Parma per 2-1, e ha saputo reagire al goal messo a segno da Kucka su rigore all’ottavo minuto. In effetti a pensarci bene il posticipo serale di Verona non era iniziato male per gli uomini di D’Aversa, che dopo otto minuti grazie al fallo in area di Silvestri su Karamoh si erano finalmente sbloccati dopo tre partite senza goal. Non è però bastato perché il Verona ha rimesso immediatamente le cose in equilibrio con un Di Marco devastante non soltanto in occasione dell’autorete del pareggio di Grassi, causata proprio da un tiro del mancino, bensì per tutto il match. Sempre il terzino aveva messo in difficoltà Pepe su punizione a fine primo tempo, ma il portiere era riuscito a sventare la minaccia con un ottimo intervento. Se esperti, appassionati e quote delle scommesse sportive di https://www.planetwin365.it/ collocano il Parma fra le possibili retrocesse a fine anno, il motivo non è soltanto tecnico o fisico, ma anche e soprattutto mentale, come dimostrato dal secondo tempo.

Secondo tempo: calo fisico o mentale? O tutti e due?

Il primo tempo dei ducali è stato per larghi tratti positivo e il merito del pareggio è sicuramente da attribuire più alle qualità messe in campo dal Verona, e in particolare da Di Marco, che ai demeriti del Parma. Il secondo tempo invece ci racconterà un’altra storia. La grinta che si era vista in particolare nella prima mezz’ora di gara svanisce nel freddo umido del Bentegodi, mentre qualità e quantità delle giocate offensive scaligere aumentano di minuto in minuto. Eppure, la trasferta di Verona era senza dubbio un’occasione per il Parma: Juric senza Zaccagni, in assoluto il migliore del Verona da inizio stagione, e Faraoni. Il Parma ha quindi abbassato il baricentro mentre il Verona lo ha alzato, e in questo tango la squadra di D’Aversa mostra tutte le proprie lacune. Ancora una volta è un calcio piazzato a punire il Parma; al sessantunesimo calcio d’angolo al bacio, neanche a dirlo, del solito Di Marco per l’inserimento di Barak puntuale e perentorio che con un terzo tempo cestistico insacca sul primo palo con Pepe immobile, come riporta https://www.tuttomercatoweb.com/altre-notizie/hellas-verona-parma.

Il vantaggio e la vittoria del Verona ci potrebbero anche stare, visto il momento tecnico e di forma totalmente opposto dei due club, ma ciò che non fa bene al morale del Parma è quello di non aver reagito, e aver rischiato di subire il terzo goal in almeno altre due chiare occasioni, con Bessa e Lasagna.

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