Linfedema del braccio: cos’è e come trattarlo?

Il linfedema del braccio è una patologia che colpisce il braccio e la mano, causando gonfiore e disagio. Non esiste una cura per questa condizione, ma può essere gestita attraverso l’esercizio fisico, i massaggi o indossando alcuni indumenti compressivi. Si tratta di una situazione che deve essere affrontata il prima possibile, rivolgendosi ad un medico, e che approfondiremo in questo articolo.

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Cos’è il linfedema del braccio?

Il linfedema è un accumulo anomalo di liquido linfatico nei tessuti del braccio e della mano. Il sintomo principale del linfedema è il gonfiore, che può verificarsi in qualsiasi parte del corpo, ma è più comune nelle braccia e nelle gambe. Questa condizione può avere cause diverse, ma spesso si verifica per via di un intervento chirurgico o per i trattamenti di radioterapia. Può anche essere presente alla nascita o svilupparsi più tardi nella vita.

 

Non esiste una cura per il linfedema, ma può essere gestito attraverso l’esercizio fisico, il massaggio e gli indumenti compressivi. Non a caso, spesso si usano degli specifici bracciali terapeutici, che possono essere reperiti anche online su alcuni e-commerce di settore. Nei casi più gravi può essere necessario un intervento chirurgico per rimuovere il liquido linfatico in eccesso.

 

Il linfedema è una condizione cronica che può portare a notevoli disagi e disabilità. Tuttavia, con un trattamento adeguato, molte persone affette da linfedema sono in grado di condurre una vita attiva e piacevole, senza registrare problemi insormontabili.

Quali sono i sintomi del linfedema?

I sintomi del linfedema del braccio possono variare a seconda della gravità della condizione. Nei casi lievi, il braccio colpito può gonfiarsi e produrre una sensazione di forte appesantimento o tensione, e la pelle può apparire lucida. Da sottolineare che il gonfiore non si manifesta sempre, pur essendo uno dei sintomi più comuni. Nei casi più gravi, il braccio può risultare così pesante da essere difficile da sollevare e la pelle può apparire molto tesa.

 

Il gonfiore può anche causare altre problematiche correlate, come la rigidità delle articolazioni e le difficoltà nel muovere il braccio. Inoltre, il linfedema può causare un dolore costante e una sensazione simile a quella data dalla puntura di diversi spilli nell’arto colpito. Se si pensa di avere uno di questi sintomi, è importante rivolgersi ad un medico il prima possibile per la diagnosi e il trattamento. Un linfedema del braccio non trattato può portare a gravi complicazioni di salute, come infezioni.

 

Se non trattato, il linfedema del braccio può evolvere in una forma più grave, nota come elefantiasi, che può causare danni permanenti. L’elefantiasi, nello specifico, è una condizione caratterizzata dall’ispessimento e dall’indurimento della pelle e del tessuto sottocutaneo, nonché dall’ingrossamento dei linfonodi.

Come viene diagnosticato il linfedema del braccio?

Il primo passo per la diagnosi del linfedema del braccio è l’anamnesi. Il medico chiederà informazioni su eventuali interventi chirurgici precedenti, trattamenti con radiazioni o altre condizioni di salute che potrebbero aver causato o contribuito alla patologia. Eseguirà inoltre un esame fisico del braccio interessato, alla ricerca di segni come i gonfiori.

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