Dormire bene dopo i 70 anni: il segreto per un invecchiamento sereno

Il sonno è una componente fondamentale della salute a qualsiasi età, ma con l’avanzare degli anni il riposo può diventare più difficile da raggiungere e meno ristoratore. Gli anziani spesso sperimentano difficoltà ad addormentarsi, risvegli notturni frequenti o sonno frammentato. Secondo i professionisti di AES Domicilio Monza – Agenzia Badanti, realtà che supporta quotidianamente le persone anziane e le loro famiglie, una buona qualità del sonno è essenziale non solo per la salute fisica, ma anche per quella mentale ed emotiva.

Indice

I cambiamenti del sonno con l’età

Con l’età il ritmo sonno-veglia tende naturalmente a modificarsi: si dorme meno profondamente, si tende ad addormentarsi prima la sera e a svegliarsi più presto al mattino. Questi cambiamenti, se non accompagnati da una buona igiene del sonno, possono provocare stanchezza, irritabilità e difficoltà di concentrazione durante il giorno.

Gli esperti ricordano che non esiste un unico “numero di ore ideale”: alcuni anziani necessitano di sette-otto ore di sonno, altri di meno, purché il riposo sia continuo e ristoratore.

Strategie per migliorare la qualità del sonno

Alcuni accorgimenti pratici possono aiutare a favorire il riposo:

  • Routine regolare: andare a letto e svegliarsi sempre alla stessa ora aiuta a stabilizzare l’orologio biologico.
  • Ambiente favorevole: una camera fresca, silenziosa e buia è ideale per conciliare il sonno.
  • Attività fisica diurna: una passeggiata o esercizi leggeri migliorano la qualità del sonno senza interferire con il riposo notturno.
  • Ridurre stimolanti: limitare caffè, tè e zuccheri nelle ore serali aiuta a favorire l’addormentamento.
  • Relax prima di dormire: leggere, ascoltare musica tranquilla o praticare esercizi di respirazione riduce ansia e tensione.

Il ruolo del supporto quotidiano

Per alcuni anziani, soprattutto chi vive da solo, il sonno può essere condizionato da preoccupazioni, ansia o routine poco strutturate. In questi casi, il supporto di figure qualificate può fare la differenza. Le badanti esperte non solo aiutano nelle attività quotidiane, ma possono contribuire a creare un ambiente sereno e rassicurante, fondamentale per un riposo efficace.

Il sonno come alleato della memoria e della salute

Dormire bene non serve solo a sentirsi riposati: durante il sonno, il cervello consolida i ricordi e smaltisce sostanze di scarto accumulate durante il giorno. Per questo, una buona qualità del sonno è strettamente legata alla memoria e alla salute cognitiva. Negli anziani, periodi prolungati di cattivo sonno possono aumentare il rischio di calo cognitivo e di disturbi dell’umore.

Investire tempo ed energie per garantire un riposo adeguato significa quindi tutelare non solo il corpo, ma anche la mente. Con un approccio integrato, che combina igiene del sonno, attività fisica, stimoli cognitivi e supporto quotidiano qualificato, dormire bene dopo i 70 anni diventa non solo possibile, ma anche una chiave di serenità e vitalità.