Leo Marino Benedettini su crescita energie rinnovabili

Riceviamo e pubblichiamo dal blog di Leo Marino Benedettini questo interessante approfondimento sui trend di crescita delle enrgie rinnovabili in Europa. Una buona notizia per il futuro del nostro pianeta: in Europa la quota di energie rinnovabili che viene utilizzata per il raffrescamento e per il riscaldamento sta crescendo in maniera esponenziale! A dichiararlo nero su bianco, sono gli ultimissimi dati Eurostat riferiti al 2018, che fotografano una crescita pari al 21% di rinnovabili rispetto all’energia totale che viene utilizzata. Si tratta davvero di un’ottima notizia, soprattutto in riferimento all’inizio della raccolta dati circa l’argomento, cioè il 2004. Quell’anno infatti, la quota di utilizzo delle energie rinnovabili era al 12%, e in 15 anni il raggiungimento del 21% rappresenta davvero un dato estremamente promettente. Ma a cosa si deve questa crescita di energie rinnovabili? Di certo, parte del merito va al settore dell’industria, grazie ai miglioramenti riferiti ad impianti ecc. Ma il cambiamento ‘green’, lo si deve anche alle scelte virtuose operate nell’ambito dei servizi e quelle fatte dai cittadini che si direzionano sempre di più verso sistemi di riscaldamento e raffrescamento alimentati da energie rinnovabili.
Ma questo quadro virtuoso proposto da Eurostat, purtroppo, si continua a leggere sul blog di Leo Marino Benedettini, non è frutto della buono volontà di tutti i paesi europei. Se da una parte è vero che vi sono alcuni Stati dell’Unione Europea che si sono mostrati estremamente virtuosi all’interno di questo processo green (come ad esempio la Finlandia, la Lettonia, l’Estonia e soprattutto la Svezia che utilizza ben il 65% di energia rinnovabile per il riscaldamento e il raffrescamento), in altri paesi questo processo virtuoso non ha contribuito più di tanto (come il Lussemburgo, il Belgio e i Paesi Bassi).
Naturalmente anche l’Italia viene inclusa all’interno dei dati raccolti da Eurostat, quindi andiamo a dare uno sguardo a qual è la nostra situazione in fatto di utilizzo di energie rinnovabili. Il nostro paese mostra di aver avuto un lieve peggioramento: se nel 2017 la percentuale di utilizzo di rinnovabili per riscaldamento e raffrescamento era del 20%, nel 2018 (anno cui fanno riferimento gli ultimi dati Eurostat) l’Italia scende al 19,23%. Certo, una breve flessione verso il basso, ma che mostra un’immagine di noi abbastanza allarmante. Il concetto è che se ci rendiamo tutti insieme partecipi di un percorso virtuoso comune, che riguarda il benessere di tutti i cittadini europei, i vantaggi sono molteplici – in primis un netto miglioramento ambientale -. Al contrario, guardare questi dati ci pone davanti a profonde riflessioni circa la strada da percorrere per migliorare la vivibilità dei nostri Paesi, dell’aria che respiriamo, queste tipologie di dati da sole non bastano ad avere un polso della situazione ma possono veicolare le scelte giuste a beneficio del miglioramento ambientale. Credits: Leo Marino Benedettini.