Fridays For Future: 5.000 studenti in piazza a Parma per manifestare

Fridays-for-future

Lo sciopero del clima ha avuto un grande successo anche a Parma, dove 5.000 studenti hanno scelto di aderire agli ormai famosi Fridays for Future lanciati l’anno scorso dall’attivista svedese Greta Thunberg. In tutte le città italiane quello di ieri è stato un giorno importante, anche se non sono mancate le critiche e le osservazioni da parte di coloro che sono convinti non sia sufficiente uno sciopero per cambiare le cose.

Indice

Fridays for future: il corteo di studenti a Parma

Ieri, venerdì 27 settembre, il corteo di studenti che hanno scelto di manifestare in difesa dell’ambiente, affinchè i Governi di tutto il mondo prendano dei provvedimenti più seri era composto da 5.000 ragazzi che hanno attraversato le vie di Parma a suon di slogan. E’ stata una manifestazione del tutto pacifica e nonostante la presenza delle Forze dell’Ordine è andato tutto bene, senza sommosse o problemi di alcun tipo. I ragazzi hanno bloccato il traffico e creato sicuramente un certo scompiglio, ma dopotutto l’obiettivo era anche questo.

Il corteo di studenti è partito da via Bixio ed ha proseguito il suo percorso verso la zona delle scuole in viale Maria Luigia, per poi tornare indietro e percorrere le vie dell’Oltretorrente e arrivare in via D’Azeglio. Verso le 11 del mattino gli studenti hanno raggiunto la rotonda di piazzale Santa Croce dove hanno bloccato il traffico automobilistico. Una volta arrivati in Piazza Garibaldi i manifestanti si sono fermati per un pranzo collettivo ed un’assemblea.

La manifestazione in nome dell’ambiente si è svolta in modo del tutto pacifico e al di là dello scompiglio creato per via del blocco del traffico è andato tutto bene.

Tanti slogan per salvare il Pianeta ed il futuro

Gli slogan che si sono visti a Parma venerdì sono stati tanti: “Salviamo il Pianeta”, “I responsabili siete voi”, “Non rompeteci i polmoni” e via dicendo. L’obiettivo, in nome della campagna di Greta Thunberg Fridays for future, è sempre lo stesso: chiamare in causa i poteri forti e far loro sentire la pressione di una generazione che vuole un futuro. I cambiamenti climatici attualmente in atto sono preoccupanti ed è arrivato il momento di fare qualcosa. Non c’è più tempo: bisogna agire con urgenza, fare qualcosa ora.

Le polemiche non sono mancate

Lo sciopero di ieri ha dimostrato ancora una volta che i ragazzi avvertono con estrema sensibilità il problema dei cambiamenti climatici e sentono il bisogno di salvare il Pianeta. Non sono però mancate le polemiche: in tanti hanno criticato la manifestazione affermando che i ragazzi dovrebbero prima di tutto fare qualcosa nel loro piccolo. Parliamo di una generazione che vive costantemente con la tecnologia, che continua a consumare cibi confezionati e che sembra non fare molto per promuovere comportamenti ecologici.

Eppure, erano in 5.000 a manifestare per il clima e per il Pianeta. Sono scesi in piazza anzichè approfittarne per rimanere a casa a riposare in un giorno che sarebbe stato scolastico. Qualcosa hanno dimostrato e probabilmente continueranno a farlo fino a quando non otterranno quello che ormai tutto il mondo vuole: salvare il mondo.

Loading...